Torino è considerata tra le città più esoteriche del mondo e proprio a pochi chilometri da questa città, nella frazione di Moncalieri, troviamo il Castello della Rotta conosciuto come il "castello più infestato d'Italia".
Il Castello della Rotta è anche un bellissimo maniero medievale pieno di fascino, di probabile origine templare con più di 800 anni di storia.
Dopo circa un secolo di abbandono l'edificio è stato acquistato da privati e sottoposto a restauri nel corso degli anni ottanta. Durante le operazioni di scavo sono stati rinvenuti i resti di una sepoltura di quello che sembrava essere un cavaliere templare poiché tra i resti dello scheletro dell'uomo vi era una vistosa croce di metallo e tracce di un'armatura, nonché le ossa di un grande animale, cui si ipotizza essere stato il suo cavallo.
Il castello, nel corso dei secoli, è stato proprietà di romani, longobardi e templari. Nel 1196 il castello fu donato dal Vescovo Arduino di Valperga ad Alberto, Maestro della milizia del Tempio, divenendo proprietà dei Cavalieri di Malta e lo rimase per più di tre secoli. La presenza dei Cavalieri di Malta è comprovata da alcuni documenti storici oltre che da alcuni simboli.
Il castello è stato teatro di tantissime battaglie e di altrettante morti violente. Diversi uomini e cavalieri sono stati sepolti all’interno delle sue mura, i loro scheletri sono stati ritrovati durante alcuni scavi. Tra questi scheletri è stato ritrovato quello di un cavaliere, sepolto insieme al suo cavallo, che portava una croce di ferro al collo.
La leggenda narra di una giovane marchesa francese arrivata nel castello e destinata a sposare il proprietario contro il suo volere. La ragazza in realtà era innamorata di un giovane cavaliere. Il nobile, una volta scoperta la storia tra i due buttò la povera ragazza dalla torre del castello. Il cavaliere, quando seppe la terribile notizia si votò a Dio e partì per la Terra Santa. Il racconto vuole che il fantasma col cavallo che si aggira per le sale del maniero sia proprio questo cavaliere che volle farsi seppellire in questo luogo accanto alla sua amata.
Altra storia particolare è quella che vede come protagonista un sacerdote condannato ad essere murato vivo nel 1400 per aver commesso terribili crimini. L’uomo giustiziato tramite decapitazione ancora vagherebbe nel cortile interno con in mano la propria testa.
E ancora, la storia di una bellissima donna bionda proprietaria del castello che si è tolta la vita a causa delle angherie di suo marito. Quest’ultima pare vaghi per la pianura intorno alla tenuta.
Si racconta anche di visioni di battaglie e di interi eserciti in marcia.
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